La Storia dice che i romani, tra il IV e il III secolo a.C., si spinsero verso la Lucania (territorio che comprendeva grosso modo, la Basilicata, il Cilento e la Calabria settentrionale); dalle donne del posto, appresero e poi diffusero nel territorio italico la ricetta della “lucanica”, così chiamata «perché i soldati l’hanno imparata a fare dai Lucani» (M.T. Varrone, in De lingua Latina V, 111).
Questo breve cenno storico è necessario per comprendere quanto profonde siano le radici di questo cibo nel territorio e di come la salsiccia sia un patrimonio storico-gastronomico dei territori dell’antica Lucania.
Il salumificio produce quattro gusti di questo antico salume: al finocchietto e al coriandolo, dolce e piccante. Per ciascuno è possibile scegliere la forma a ferro di cavallo o a catenelle.
Tutte sono ottenute dalla macinatura a grana grossa della spalla del maiale e una piccola parte di pancetta.
La concia è affidata ai Maestri Salumai che conoscono le dosi esatte della polvere di peperone Lucano da aggiungere agli altri aromi naturali per le salsicce dolci oppure la quantità di peperoncino che occorre per dare alle salsicce piccanti quel pizzico di brio in più.
Sono insaccate nel budello naturale, legate a mano nelle forme curve oppure a catena e infine stagionate nelle celle, dove maturano.
Le Salsicce stagionate
La Storia dice che i romani, tra il IV e il III secolo a.C., si spinsero verso la Lucania (territorio che comprendeva grosso modo, la Basilicata, il Cilento e la Calabria settentrionale); dalle donne del posto, appresero e poi diffusero nel territorio italico la ricetta della “lucanica”, così chiamata «perché i soldati l’hanno imparata a fare dai Lucani» (M.T. Varrone, in De lingua Latina V, 111).
Questo breve cenno storico è necessario per comprendere quanto profonde siano le radici di questo cibo nel territorio e di come la salsiccia sia un patrimonio storico-gastronomico dei territori dell’antica Lucania.
Il salumificio produce quattro gusti di questo antico salume: al finocchietto e al coriandolo, dolce e piccante. Per ciascuno è possibile scegliere la forma a ferro di cavallo o a catenelle.
Tutte sono ottenute dalla macinatura a grana grossa della spalla del maiale e una piccola parte di pancetta.
La concia è affidata ai Maestri Salumai che conoscono le dosi esatte della polvere di peperone Lucano da aggiungere agli altri aromi naturali per le salsicce dolci oppure la quantità di peperoncino che occorre per dare alle salsicce piccanti quel pizzico di brio in più.
Sono insaccate nel budello naturale, legate a mano nelle forme curve oppure a catena e infine stagionate nelle celle, dove maturano.